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Intervista a Nirvana e Giuliana Danielis, profughe di Fiume nel 1949, a cura di Vittoria Romano

Aggiornamento: 27 ott


È stata una bella sorpresa da parte della nipote di una profuga di Fiume. Ha intervistato la nonna e sua sorella, esuli a Manzano (UD). Poi, tramite la sua insegnante di Storia, la professoressa Annalisa Comuzzo, ha comunicato allo scrivente l’originale videointervista, che qui si è cercato di trascrivere, con alcune indicazioni utili al lettore in parentesi riquadrate.
La nipotina in questione è Vittoria Romano, allieva della classe 1^ D del Liceo classico “J. Stellini” di Udine. È importante dire che l’ANVGD di Udine, dal mese di febbraio ad aprile del 2022, grazie all’attenzione dei docenti e di Luca Gervasutti, Dirigente scolastico del liceo udinese, ha effettuato il «Trekking del Ricordo» con ben otto classi dello stesso Liceo classico, accompagnate dai rispettivi insegnanti. Il sottoscritto ha svolto il ruolo di cicerone del Cammino del Ricordo nei principali luoghi della città riguardanti l’esodo giuliano dalmata nell’ambito del Progetto ‘Calendario civile’, coordinato dalla professoressa Chiara Fragiacomo, della stessa scuola. In tale occasione Bruna Zuccolin, presidente dell’ANVGD di Udine, ha portato il saluto ufficiale a qualche scolaresca. “Sono molto contenta di questo evento – ha detto Zuccolin – perché è utile a diffondere le conoscenze sui fatti del Confine orientale, perciò ringrazio i vostri insegnanti e il Dirigente scolastico del liceo Stellini, per la sensibilità verso questi argomenti. La nostra associazione si occupa soprattutto di ricordare i fatti complessi che accaddero alla fine e dopo la Seconda guerra mondiale, perché non si può lasciare nell’oblio la sofferenza di così tante persone”. 
Come si può capire, nell’intervista le sorelle Danielis non riescono a raccontare tutto quello che è successo nell’esodo da Fiume, così per Nirvana manca l’importante passaggio al Centro di raccolta profughi (Crp) di Laterina, in provincia di Arezzo, come è documentato dagli archivi toscani, esaminati da Claudio Ausilio, dell’ANVGD di Arezzo.  
Ecco le parole di Giuliana e Nirvana Danielis, intervistate da Vittoria Romano (a cura di Elio Varutti).

Nella fotografia qui sotto - Esuli di Fiume: seduta al centro c'è la sorella maggiore Giuliana, a destra Nirvana e, a sinistra, Gigliola. Collezione Nirvana Danielis.

Come ti chiami? Dove sei nata? E a quanti anni sei venuta in Italia?

“Mi chiamo Danielis Giuliana. Sono nata il 4 settembre 1936 a Fiume. In quegli anni sono stata una profuga. No, scusate. Quando avevo tredici anni la mia città, Fiume, è stata… occupata dalle forze… degli altri e noi siamo venuti in Italia”. [L’entrata a Fiume da parte dei titini, per la precisione, avviene il 3 maggio 1945, NdR].

“Mi chiamo Danielis Nirvana e sono nata a Fiume il 26 gennaio 1939 da Aurelia e da Ugo”.

Con chi sei venuta qui e cosa hai portato con te?

“Per dire la verità non mi ricordo, ma mi pare col treno – ha risposto Giuliana – con mia mamma [Aurelia], mio papà e due mie sorelle, una aveva sette mesi e l’altra aveva nove anni circa”.

“Con la mamma, mio papà e mie sorelle – ha detto Nirvana – ho portato con me una piccola Madonnina di Tersatto [Santuario sito sopra Fiume] e un peluche bianco, che mi mancava altrimenti”.

Come hai reagito e che emozioni hai provato?

(Giuliana) – “Io ero molto giovane, avevo tredici anni [il loro esodo da Fiume, quindi, è del 1949], ho dovuto lasciare più che altro la scuola che è stata dura per me, siccome le scuole sono diventate un po’ italiane, un po’ croate, dovevo cambiare scuola e con i miei genitori siamo venuti nel paese di mio papà in Friuli e precisamente a Manzano, in provincia di Udine”.

(Nirvana) – “Ho avuto molta malinconia, pensando che ho lasciato le mie amiche a Fiume, che non erano venute con me e tutte le amicizie che avevamo noi ragazze”.

Dove hai alloggiato una volta arrivata in Italia? Come sei stata?

(Giuliana) – “Allora, appena arrivata in Italia, siamo andati nel Campo profughi di Udine [è il Centro smistamento profughi più grande d’Italia, dove transitano oltre 100 mila individui fino alla chiusura, nel 1960], che era in via Pradamano. Siamo stati trattati molto bene, ci portavano il mangiare, il bere, eravamo in tanti profughi. Al giorno d’oggi mi ricordo ogni giornata che passava, si dormiva tutti quanti assieme, tanta gente, tanti amici e amiche che ho fatto in questo Campo profughi, però dopo siamo venuti ad abitare a Manzano, il paese di papà e qui stiamo tuttora”.

(Nirvana) – “Ho alloggiato la prima volta in Campo profughi”.

Hai subito qualche forma di discriminazione?

(Giuliana) – “No, no, assolutamente no, anzi siamo stati ricevuti bene da tutti, dal Comune di Udine, finché eravamo a Udine [nel Centro profughi], abbiamo mangiato sempre bene, c’era un cuoco che ci faceva da mangiar. Per me son tutte cose, come si può dire? Buone, buone”.

(Nirvana) – “No, perché in Campo profughi eravamo tutti profughi uniti, poi a dieci ani il Comune di Udine mandava a Roma le figlie dei profughi a studiare e sono andata all’EUR, nel Collegio della bambina giuliano dalmata”.

Hai avuto difficoltà ad ambientarti? Con la lingua?

(Giuliana) – “No, era sempre l’italiano. L’italiano a Fiume e l’italiano a Udine. Poi sono venuta a Manzano e andavo su e giù a scuola a Udine col treno alle sette di mattina. Mi son sempre trovata bene e capita da tutti”.

(Nirvana) – “Mi mancavano le cose che mancano ai bambini, le amicizie, i giocattoli e tutte le cose che mi servivano da bambina, però nel Campo profughi ho trovato tanta gente come me”.

Ad oggi hai nostalgia di casa?

(Giuliana) – “Adesso ho tanti anni, ne ho 85. Qualche volta mi ricordo molto bene dove ho vissuto. Mi hanno portato miei figli, mio marito e ogni tanto mi viene qualche nostalgia veramente”.

(Nirvana) – “Eh, alla mia età sono andata due volte a Fiume per vedere la casa dove abitavo. Mi sono molto emozionata. Adesso abito qui, però la nostalgia rimane sempre”.

Foto qui sotto: Laterina Crp, Prima Comunione di Danielis Nirvana (omonima) con la famiglia, 1950. Poi emigrata a Torino. Collezione Egidio Rocchi.

Conclusioni a cura dei ricercatori del blog

La videointervista della studentessa Vittoria Romano assume un valore di alto profilo civile per una serie di fattori. Il primo di essi è che sancisce la comunicazione armoniosa tra diverse generazioni di ambito familiare, quando invece a livello sociale si assiste all’incomunicabilità, se non allo scontro tra di esse. Un secondo elemento da tenere in considerazione è che il suo prodotto culturale sgorga da un intervento didattico educativo programmato dal suo liceo, in collaborazione con il Comitato Provinciale dell’ANVGD di Udine. Detta attività si è sviluppata nel rispetto della Legge 30 marzo 2004, n. 92 istitutiva del “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

La testimonianza delle sorelle Danielis di Fiume mostra che c’è stato un esodo senza screzi e cattiva accoglienza. Nelle oltre 608 interviste raccolte dallo scrivente per l’ANVGD di Udine, in vari casi in collaborazione con l’ANVGD di Arezzo, emerge soprattutto il dolore della cacciata dalle proprie terre e il disagio della coda per il rancio, della vita in baracca con le latrine distanti, o nelle camerate delle caserme riadattate in Centro raccolta profughi. Sono i bambini dell’esodo, a raccontare che il fatto di dormire tutti insieme in uno stanzone nei letti a castello, caso mai, era motivo di amicizia tra i cuccioli profughi, che comunque si divertivano a giocare. La tendenza a descrivere l’esodo dolce e con una certa integrazione sociale è confermata da quanto scritto nel 1980 dal parroco di Laterina, don Piero Cheli, entrato in servizio nel 1960; il suo testo, a cura del locale Consiglio pastorale, è stato pubblicato nel 2011.

Immagine qui sopra - Laterina - Attestato di cresima di Nirvana Danielis (poi emigrata a Torino) ricevuta in Campo profughi, datato il 13 maggio 1950 e firmato dal parroco Pasquale Cacioli. Archivio della Parrocchia dei Santi Ippolito e Cassiano, Laterina (AR).

“I profughi istriani e dalmati – ha scritto don Cheli – vi trascorsero anni sereni [nel Centro raccolta profughi], pur in mezzo a tante difficoltà. Il popolo di Laterina li accolse e li amò come fratelli sfortunati ed essi apprezzarono questo atteggiamento sicché si stabilì tra le due comunità, Laterina e Profughi, una viva fratellanza, in qualche caso la fratellanza fu anche troppa. Molti di loro ritornano e ricordano quel periodo” (Consiglio Pastorale Parrocchiale 2011 : 38)

Piace aggiungere, infine, alcuni dati dalle fonti d’archivio aretine. C’è un’omonimia perfetta. Un’altra Nirvana Danielis, con certi suoi familiari (Claudia, Danilo, Edda e Ugo), è presente, in base al fascicolo n. 694, nel Centro di raccolta profughi di Laterina (AR), come risulta dall’Elenco alfabetico profughi giuliani. Essi risultano usciti il 22 marzo 1954 per Torino. La stessa Nirvana compare nell’elenco della classe 2^ A mista del Crp di Laterina, nell’anno scolastico 1949-1950. Nella citata classe, di 30 iscritti, insegna la maestra Emma Vannelli Cassioli, come emerge dal suo registro scolastico. Il 13 maggio 1950, sempre la Nirvana, riceve la cresima in Crp dal vescovo Emanuele Mignone, con don Pasquale Cacioli, parroco di Laterina. La sua madrina è Alma D’Este. Un’altra cresimata il 13 maggio 1953 è Claudia Danielis, con la madrina Lidonia Zovich, in base alla rubrica dei Cresimati in Campo profughi dal 1950 al 1962 nella parrocchia di Laterina.

Note dal web

Letto l’articolo diffuso in Facebook e viste le fotografie, l’istriana Felicia Mezich, esule a San Diego (USA), il 10 ottobre 2022 ha scritto: “Ho riconosciuto subito il mio amico Ireneo e suo padre e le sorelle Danielis!”. Lo stesso giorno Emanuela Giorgini, di Torino, le ha replicato: “Sì… il nonno Sandro che non ho mai conosciuto e il papà Ireneo giovane!”. Il giorno dopo Felicia Mezich ha aggiunto: “Sì, abitavano nella baracca n. 7 [a Laterina, NdR] dietro di noi e ogni mattina alle 6:30AM tuo padre batteva sulla nostra piccola finestra dicendo: Sei pronta? Era l’ora per correre a prendere la corriera per andare alla stazione dei treni e scuola in Arezzo! Per 6 giorni la settimana!”.

Cristina Chenda ha scritto, a seguire: “La signora Aurelia era la più cara amica di mia nonna. I Danielis erano molto amici delle mie famiglie materna e paterna, al Villaggio Santa Caterina da Siena a Torino abitavano due interni dopo i miei (nonna, mamma e bisnonni)”.

Documenti originali

- Vittoria Romano, Intervista a due profughe giuliano dalmate, videointervista con monitoraggio della professoressa Annalisa Comuzzo, classe 1^ D Liceo classico “J. Stellini”, Udine, anno scolastico 2021-2022, durata 5,06 minuti.

Fonti orali e digitali – Le sorelle Danielis sono state intervistate in video da Vittoria Romano, che ha curato il montaggio della videointervista nel mese di maggio 2022 e girato il video alla sua insegnante e allo scrivente.

- Giuliana Danielis, Fiume 1936, esule a Manzano (UD).

- Nirvana Danielis, Fiume 1939, esule a Manzano (UD).

- Annalisa Comuzzo, e-mail allo scrivente del 18 luglio e 7 ottobre 2022.

Fonti archivistiche

Premesso che potrebbero esserci alcuni errori materiali di scrittura, ecco i testi della ricerca presente; i materiali sono stati raccolti da Claudio Ausilio, dell’ANVGD di Arezzo, che ha collaborato con l’ANVGD di Udine.

- Comune di Laterina (AR), Elenco alfabetico profughi giuliani, 1949-1961, ms.

- Comune di Laterina, Scuole elementari, Direzione Didattica di Montevarchi, Registro degli scrutini e degli esami, Scuola di Campo Profughi, Classe 2^ diretta dall’insegnante Emma Vannelli Cassioli, anno scolastico 1949-1950, pp. 12, stampato e ms., presso l’Istituto Comprensivo “Francesco Mochi” di Levane (AR),

- Archivio della Parrocchia dei Santi Ippolito e Cassiano, Laterina (AR), Laterina CRP, Cresimati dal 1950 al 1962, Attestati di cresima vari, stampati e ms.

Collezioni fotografiche - Nirvana Danielis, Manzano (UD).

- Egidio Rocchi (ANVGD di Torino).


Foto qui sopra - Udine, piazza Libertà, 23 febbraio 2022. Trekking del Ricordo a cura del professore Elio Varutti (ANVGD Udine) con la classe 1^ D del Liceo classico “J. Stellini” accompagnata dalla professoressa Annalisa Comuzzo. Foto Varutti.

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Cenni bibliografici e del web

- Consiglio Pastorale Parrocchiale (a cura del), Memorie del preposto Cheli. 13 marzo 2011, 30° anniversario della morte, Laterina (AR), 2011.

- Elio Varutti, Udine, Trekking del ricordo 2022 dell’ANVGD con 8 classi del Liceo Stellini, on line dal mese di aprile 2022 su stelliniudine.edu.it

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Ringraziamenti – Per la collaborazione riservata sono riconoscente all’allieva Vittoria Romano e alle sue care ave Giuliana e Nirvana Danielis (emigrate a Manzano), oltre che alle professoresse Annalisa Comuzzo, Chiara Fragiacomo e a Luca Gervasutti, Dirigente scolastico del Liceo classico “Stellini” di Udine, che hanno gentilmente consentito la diffusione dei testi nel presente blog. Sono grato, inoltre, agli operatori e alle autorità del Comune di Laterina Pergine Valdarno (AR) e dell’Istituto Comprensivo “Francesco Mochi” di Levane (AR), per la consultazione archivistica effettuata da Claudio Ausilio. Egli si è occupato pure delle ricerche parrocchiali. Allora grazie al sostegno di Alberto Bernini, nipote di don Bruno Bernini, di don Mario Ghinassi, parroco di Laterina nel 2015 e di altri generosi aretini del Valdarno. Per certi spunti bibliografici si è debitori a Pier Luigi Boschi, di Laterina.

Elaborazione di Elio Varutti, coordinatore del Gruppo di lavoro storico-scientifico dell’ANVGD di Udine. Networking a cura Sebastiano Pio Zucchiatti e E. Varutti. Lettori: Claudio Ausilio (ANVGD Arezzo), Sergio Satti e Bruno Bonetti (ANVGD Udine), professoresse Annalisa Comuzzo e Chiara Fragiacomo (Liceo “Stellini”, Udine).

Copertina e foto qui accanto: Esuli di Fiume: al centro c’è la mamma Aurelia Danielis, alla sua destra la piccola Gigliola (la terza sorella) con le trecce, alla sua sinistra Giuliana (la sorella maggiore) e al centro della foto, seduta con i capelli a caschetto, Nirvana (la nonna dell’allieva autrice della videointervista). Collezione Nirvana Danielis. Adesioni al progetto: ANVGD di Arezzo e Centro studi, ricerca e documentazione sull'esodo giuliano dalmata, Udine. Immagini di Vittoria Romano, di Nirvana Danielis, di Egidio Rocchi (ANVGD Torino) e dall’archivio dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine, che ha la sua sede in Via Aquileia, 29 – primo piano, c/o ACLI. 33100 Udine. – orario: da lunedì a venerdì ore 9,30-12,30. Presidente dell’ANVGD di Udine è Bruna Zuccolin. Vicepresidente: Bruno Bonetti. Segretaria: Barbara Rossi. Sito web: https://anvgdud.it/


Ecco le intervistate Nirvana Danielis, a sinistra, e sua sorella Giuliana (emigrate a Manzano) in un'immagine degli anni 2000. Collezione Nirvana Danielis.


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